domenica 23 novembre 2014

La (lenta) convergenza del BGP: un mito da sfatare

Il BGP è oggi sicuramente il protocollo più importante delle reti IP. Specificato per la prima volta nel lontano 1989 (RFC 1105 , Giugno 1989), è ancora oggi un protocollo in evoluzione, oggetto di continua attenzione, e al quale vengono assegnati compiti sempre maggiori.

Benché nato come protocollo di routing inter-dominio, il BGP ha esteso negli anni il suo ambito di applicazione e oggi, oltre al suo utilizzo storico, viene utilizzato:

  • Nelle moderne reti dei grandi ISP (Internet Service Provider), dove gioca un ruolo chiave nell’architettura di routing complessiva poiché, grazie alla sua provata scalabilità, si è dimostrato uno strumento molto efficiente per distribuire all’interno di un AS i prefissi IP esterni all’AS. 
  • Nel piano di controllo di vari servizi basati sul modello BGP/MPLS (L3VPN, L2VPN, Trasporto IPv6, Multicast VPN, ecc.).
  • Come protocollo di accesso di reti private (reti Enterprise) alle reti degli ISP.

Vi sono molti miti che circondano il protocollo BGP. Uno di questi miti è legato alla velocità di convergenza, ritenuta da tutti molto lenta. In realtà questo era vero nelle prime implementazioni del BGP, ma oggi, grazie a nuove funzionalità introdotte dai principali costruttori, e alcune oggetto di standard IETF, le cose sono cambiate radicalmente e la velocità di convergenza del BGP sta diventando comparabile con quella dei più importanti protocolli IGP come OSPF e IS-IS.

Agli albori del BGP, i progettisti, dato il suo ruolo di protocollo di routing inter-dominio, focalizzarono più l'attenzione sulle sue capacità di gestire quantità elevate di annunci, sacrificando a questo gli aspetti di convergenza, non considerati importanti nel suo ruolo originario. Le cose sono cambiate radicalmente quando il BGP è diventato l'elemento intelligente dei servizi basati sul modello BGP/MPLS. Poiché questi servizi sono dedicati alla Clientela Business (di qualsiasi grandezza), improvvisamente i problemi di velocità di convergenza sono diventati di primaria importanza. 

In passato, nella vecchia versione del blog, ho scritto vari post sulla convergenza BGP, per sfatare il mito atavico che "il BGP converge in tre minuti" ! I post hanno toccato tutti gli argomenti principali, tra cui:
  • Come rilevare "velocemente" la caduta di una sessione BGP, tramite funzionalità come BGP Fast External Fallover, BGP Fast Peering Deactivation e BFD.
  • La convergenza BGP event-driven e la funzione di BGP Next-Hop Tracking.
  • La convergenza sul piano dati, toccando argomenti avanzati come l'architettura gerarchica delle FIB e la funzionalità BGP PIC.
  • Le nuove funzionalità per la Path Diversity (BGP Best External, Add Path, Diverse Path).
Alla fine ho raccolto tutto il lavoro in un documento organico di poco più di 70 pagine. Il lavoro contiene anche gli aspetti di configurazione in ambiente Cisco e Juniper e prove reali di laboratorio. Potete scaricare il documento a questo link.

Questo documento può essere pensato anche come un add-on al libro su "BGP: dalla teoria alla pratica", che ho pubblicato nel 2011 e che potete acquistare direttamente dalla Società Editrice Reiss Romoli srl, scrivendo a libri@ssgrr.com.

Buona lettura.

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